20110527

Moving Forward


Un video fomentoso e un po' tanto adolescenziale, è quello che abbiamo qui sopra, mentre sotto il terzo documentario dello Zeitgeist
Enjoy to be human!

20110526

Come non annoiarsi mai

è il link diretto al tasto "random article" di wikipedia
(in italiano http://it.wikipedia.org/wiki/Speciale:PaginaCasuale).
Per definizione, ogni volta che lo clickki spunta fuori un articolo a caso.


Quando uno si annoia vorrebbe "distrarsi"...
(e gli esistenzialisti direbbero che la vita è fuga dalla noia, che facciamo di tutto per non sentire il peso del vuoto... poverini, loro sì che si annoiano...)
Ora ditevi se non funziona, in poche iterazioni, il seguente algoritmo distraente:


  1. evidenzia col mouse http://en.wikipedia.org/wiki/Special:Random
  2. premi ctrl+c (copia)
  3. premi ctrl+l (seleziona barra di comando)
  4. premi ctrl+v (incolla)
  5. comincia a leggere la pagina che si è aperta
  6. se sei arrivato qui, non ti sei distratto: torna al punto 3.
Affermazione: l'algoritmo, implementato su un cervello umano, dopo un certo numero di iterazioni si blocca al punto 5.
Dimostrazione dell'affermazione: succede. 
(NB Con ciò non si intende dare credito all'empirismo ingegneristico...)

20110522

FOSS or die!

Il progetto è moralmente lodevole quanto doveroso, per tale motivo il presente blog appare ora sottotitolato da un bel banner che lo fa sembrare un sito meno atematico di quanto sia.
...Inutile mettere altre parole dove bastano già quelle che ci sono, quel che manca è la raccomandazione a leggerle, pertanto: leggete!

Cos'è il software libero?

Fate proselitismo per carocandidato, e vostro sarà il regno dei cieli.


20110521

La cattiveria è mancanza di immaginazione

Riporto una bellissima storiella raccontatami da un saggio amico:

A Gerusalemme un tizio prende un taxi, e il tassista ebreo inizia a fare la solita menata razzista che dei palestinesi non se ne può più, che bisognerebbe attuare una soluzione finale per loro se si vuole salvare Israele.

Il passeggero invece di insultarlo e dargli del razzista inizia a giocare:

P:"E chi pensa dovrebbe uccidere tutti gli arabi?"

T:"Che intende dire? Noi! Gli israeliani! Dobbiamo! Non c'è altra scelta!"

P:"Ma chi esattamente dovrebbe fare il lavoro? La polizia? O l'esercito? La brigata di artiglieria? O le squadre mediche? Chi farà il lavoro?"

Il tassista si gratta la testa e fa:
"Penso che dovrebbe essere equamente diviso fra noi, ognuno dovrebbe ucciderne alcuni"

P:"Ok supponiamo che a lei venga assegnato un condominio, e debba bussare a ogni porta e domandare "scusi lei è arabo?", e se la risposta è sì sparare. Poi lei finisce il suo condominio, se ne sta per andare a casa, ma in quel momento sente che al 4 piano c'è un bimbo che piange. Che fa? Torna indietro e spara al bambino?"

Dopo un po' di silenzio il tassista: "Lo sa, lei è molto crudele".

20110520

MEMENTO QUAERERE

Gran canale quello di CreativeFreedoms.

Ci sono persone che pensano di saperla più lunga di molte altre.
Nel caso di persone che si ritengono più aperte mentalmente di altre tuttavia, pare che esse nel compiacersi di tale consapevolezza si crogiolino nel liquidare le "menti chiuse" come ottuse senza percepire alcuna responsabilità di far notare ad esse che
il mondo è più grande di quanto il numero finito di neuroni di un essere umano può elaborare.
Ritengo che uno dei più sensati atteggiamenti morali-esistenziali che si possa oggi adottare, sia il porsi sotto l'imperativo di "vivere per il Tutto".
Il sentirsi parte di un universo in un'unica anima è panteismo; è una sensazione, nulla più.
Ma riconosciuta razionalmente la completa arbitrarietà delle nostre scelte (che ci viene imposta dal tentativo di annullare totalmente ogni pregiudizio), e la vanitas vanitatum et omnia vanitas della vita,  e posto che un
bisogno fondamentale dell'essere umano è il dare sensatezza e significato alle cose
tra le poche verità che ancora reggono c'è la spinta a vivere per qualcosa di meno precario di sé stessi.
Lasciarsi contagiare da un meme è assai difficile dato il sano scetticismo che l'intelligenza umana, quando non soffocata, si impone.
Quel che rimane, è
vivere per l'umanità, il mondo, la vita, nella fede animale che il senso cresce in tutto ciò che c'è, né più né meno.  
Significato significa essere il segno di qualcos'altro; qui si hanno i soliti giochetti retorici:
la totalità del mondo non può significare nulla, poiché nulla resta al di fuori di essa, mentre qualsiasi senso si voglia dare alla propria esistenza individuale che non sia il vivere per il mondo, resterà comunque insoddisfacente dinanzi alla prospettiva di essere il segno della totalità delle cose.
Ma forse stiamo rischiando di sembrare troppo convinti della correttezza delle nostre parole; haimé,
la correttezza esige l'esattezza, e qualsiasi discorso si contraddice nell'indefinitezza del proprio linguaggio...

Chiacchiere e chiacchiere, pare sensato assumere  che si abbia il dovere, se ci si sente più liberi di altri, di fargli notare che proviamo tale sentimento illustrandogliene i motivi.

Magari CreativeFreedoms è solo vittima di un anti-meme? ...come finirebbe per dire qualcuno che discute con lui contestandolo nei commenti del video allegato a questo post...
In ogni caso il suo canale raccoglie video molto istruttivi.

Lezioni di Bioinformatica


Il pezzo qua sotto meritirebbe di essere il nuovo spot di una laurea in bioinformatica.
A volte Facebook serve a qualcosa: parliamo sempre di perdite di tempo, ma a volte davvero buone.

Una cellula umana contiene 75MB di informazioni genetiche. 
Uno spermatozoo ne contiene la metà, 37,5MB. 
Un millilitro di seme contiene circa 100 milioni di spermatozoi. 
In media, l’eiaculazione dura per 5 secondi e contiene 2.25 millilitri di seme. 
Ciò significa che il throughput del membro di un uomo è di (37.5 x 100000000 x 2.25)/5, cioé 1.6875 Terabyte al secondo. 
L’ovulo femminile può sopportare questo attacco e lascia passare solo un pacchetto di dati, cosa che ne fa il miglior fottuto firewall del mondo. 
Il lato negativo è che quel singolo pacchetto di dati blocca il sistema per nove mesi. 
- Ilario P.

20110517

Me?Me?Meme?

Quando ero piccolo mio padre chiamava mio fratello e me, rispettivamente, memotto e memetto; che poi furono abbreviati, rispettivamente, in memo e meme.
Poi, quando iniziai il liceo, nel focoso fervore (tautologia) 
dello stereotiparsi gran intellettuale 
(scuola italiana che haimé lasci ergersi i mediocri nella mediacrità...), 

presto supposi che le idee di una persona potessero essere considerate come aventi vita propria, e usanti dunque le menti che le pensano come mero supporto della propria vita parassitaria.
Essere parassiti è una gran cosa, a ben vedere la definizione del concetto stesso di essere vivente implica un qualche parassitismo; queste inezie preliminari per dirmi quanto ero memetico prima che la memetica esistesse, mi trascinano a riflettere su tutti quei momenti di "io lo sapevo già", "te l'avevo detto", "da mo' che c'avevo pensato", etc etc in tutta la classe delle rivendicazioni di "diritto d'autore ipotetico"...

Questo video
è un pezzetto di un pezzone del gran Dennett sui memi. Dennett, gran pensatore, a cominciare dal venerando IOdellaMENTE.
Ora, da bravo mentologo non mentalista, guida la schietta dei memetici.

Sui memi in rete si trova tanto, come di ogni cosa post-new-age
 (e provate a inventare una parola e googlarla... tipo postnewage... paura),
da notare ad esempio KNOWYOURMEME
una roba che raccoglie memi in giro per la rete.

Beh, insomma...
Io la gente che si annoia proprio non la capisco.

20110515

TERZA INTIFADA!

Israeliani fanno tiro al bersaglio sui palestinesi disarmati che manifestano contro la scandalosa ingiustizia che è costretto a subire il loro popolo, scandalosa ancor più perché imperdonabilmente trascurata dal resto del mondo;
finito il nazismo contro gli ebrei iniziò il nazismo degli ebrei, ma la giustizia non porta interessi e da 63 anni la popolazione mondiale fa finta di niente, come sa ben fare questa vigliacca umanità...
e su internet non si trova quasi nulla..
Fortunato ad avere amici palestinesi, fortunato a sapere quanto colpevoli si è a far parte di questo sistema mondiale senza far nulla per cambiarlo.


Comincia la terza intifada...
quante ancora prima che la prepotenza venga prepotentemente spodestata?

20110513

Dubium sapientiae initium

Poco da dire.
Triste che di Descartes si ricordi più il Cogito ergo sum che il Dubium sapientiae initium.

20110511

Benedetti i contraddetti

La medaglia, un disco di metallo con due effigi, una per facciata; la si lancia per aria, cade su un lato, e si vuole garantire che dall'altra parte, su cui poggia sul pavimento, l'immagine è la stessa di quella che si vede.
Credeteci, e guai a voi se provate a raccoglierla!

Cazzeggiamo su: la convinzione.

Due circostanze: cerchi di convincerti o cerchi di essere convinto da qualcun altro.
Il meccanismo è lo stesso, ma il primo è più efficace.
Perché, nel secondo caso, l'altro è fuori dal tuo cervello, lo vedi che cerca di tralasciare ogni contro e enfatizza ogni pro, infarcisce con retorica i pregi e con tono dissuadente elude dai difetti. Quando cerchi di convincerti, fai la stessa cosa, verso te stesso, ma non puoi vederti mentre lo fai.
L'unica cosa di cui sei momentaneamente consapevole, in principio, e di cui poi ti dimentichi come naturale conseguenza del processo stesso di "convinzionamento", è che hai compiuto una scelta completamente arbitraria.
Il mondo, un attimo prima, è diviso tra ciò che sai di conoscere per ragione deduttiva ed esperienza empirica (e precedenti convinzionamenti), e ciò che sai di ingnorare poiché non compreso, non spiegato, misterioso, ignoto, blablabla, sospeso nell'ineffabile dilemma del "BOH!".
Ma lo stress non piace a tutti, l'incertezza è per sua natura fonte di moto emotivo, è gioco d'azzardo, è adrenalina ansia emozione paura e chissà.
Per cui l'equilibrio si spezza, il dilemma è risolto con un lancio di moneta. l'ago della bilancia pende ora da una parte, ma nulla si è mosso ne tirava il più lieve alito di vento.
Hai scelto: "preferirei che fosse vero così".
E comincia la catena degli "infatti", "in effetti". "lo sento", "è evidente", etc etc

Nell'autosuggestione dell'autoconvincimento, si sta un po' come poco dopo che si è letto il proprio oroscopo, tanto pronti a dire "è così!" in conseguenza della triste tendenza a tenere in testa già parte della verità che si crede di cercare.
ASPETTATIVA, questo ci fotte. 
È che ci mettiamo ad ascoltare se una cosa succede, e diventiamo sordi al fatto che non succeda. 
È che non ci capita di dirci: "Se io comincio a chiedermi se c'è un motivo per credere che qualcosa sia vero, perdo la mia oggettività, in quanto non guardo più i motivi a sfavore di tale credenza" (enunciato molto pomposamente, abbiamo un POLAST).

Per un osservatore esterno, la sintomatologia dell'autoconvincimento è facile a riconoscersi: 
l'esser sempre pronti a sgranare gli occhi dinanzi alla minima conferma del proprio punto di vista e a serrarli dinanzi alla minima "sconferma" del proprio punto di vista;
l'esser sempre in cerca di quanto può argomentare a favore della propria opinione e in fuga da quanto può argomentare a sfavore della propria opinione;
l'esser sempre pronti ad elogiare fatti eventi e persone che condividono le proprie scelte mascherate da idee, ed a deprecare fatti eventi e persone che non condividono le proprie scelte mascherate da idee, oppure che condividono le proprie scelte ma non il mascheramento di esse come idee;
etc e non etc
etc e non etc

Psicologica polarità, taoistico dualismo, hegeliana dialettica, qua si guarda solo un lato della medaglia.

Ed è invero incredibile la parzialità che si riesce a raggiungere conservandosi illusi di mantenere talune qualità, quali "oggettività", "pensiero critico", "capacità di giudizio"...

Per cui nessuna pratica può esser sana come il ricercare sistematicamente il confronto con coloro i quali la pensano nel modo più dissimile da noi stessi (restringendosi ai dotati di cervello e educazione al dialogo).

Segue una simpatica cabarettata del buon vecchio Carlin

Finiamo in povero stile ricordando l'inflazionata massima goethiana: 
nessuno è più schiavo di chi si illude erroneamente di essere libero

Apri gli occhi! 
Il miglior modo per svegliarti è cercare chi vorrebbe prenderti a schiaffi

20110510

They must find it difficult...

They must find it difficult...
Those who have taken authority
as the truth,
Rather than truth as the authotity
Continuo ad approfondire la conoscenza del Movimento Zeitgeist.
Come mi è stato giustamente consigliato, il secondo documentario è il migliore per introdursi all'insieme di idee dello Zeitgeist.
Quello di questo post, qua sopra, è il primo documentario, ed è il meno bello, per cui consiglio di passare direttamente al terzo, che è meraviglioso.
Per ora mi ritengo assai compiaciuto.
(che forse è un brutto segno...?!)

20110508

Quando attendi con impazienza quel cambiamento...

È topico.
click click!
L'uscita di quel bando.
click click!
I voti dell'esame.
click click!
L'attesa di quella nuova puntata, che sarà dichiarata su quel sito...
click click!
Impazienza, frustazione, attesa
click click!
click click!
click click!
che quella dannata pagina web sia, finalmente, aggiornata, con quel tanto anelato cambiamento!

Ok man, turn on your mind.
La politica cerca un compromesso coi problemi, la tecnologia li risolve!

Era ovvio, scontato, figuriamoci, che qualcuno avesse già pensato a fornire un servizio per ovviare al problema!
Quello che mancava era la voglia di sprecare mezza caloria per muovere i muscoli delle dita e digitare su google EMAIL WHEN PAGE UPDATED.
E uno si chiede, chissà perché non c'ho pensato prima.
Da cui si deriva l'assioma:
Se hai un problema, chiediti come puoi risolverlo!
Principio oltremodo lapalissiano, altrettanto sconvolgentemente trascurato
(definendo l'acronimo POLAST, designante la classe di massime che non vengono mai pensate quando bisogna ovviamente pensarci).

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20110507