-Conosco poche persone che non hanno pensato almeno una volta nella loro vita di scrivere un libro.
-...macché, ne conosci un sacco. Pensa solo a dove vivi.
-Puoi anche darmi dell'io.
-Invece di rubare battute a Smeriglia potresti... pardon, potrei, proseguire con il discorso.
-Lo farei se tu.. cioè io, non mi interrompessi.
-E allora non mi interrompo.
-Ma mi sono detto di andare avanti...
-Ce l'avevo con me...
-Che fai, parli da solo?
-No idiota, ce l'avevo con me in quanto te!
-Ah capisco, ma allora potresti anche dirle io le cose.
-
Attento alla grammatica, che poi sembro scemo.
-Pardon.... potremmo anche dirle noi le cose.
-
Per chi mi sono preso, per un dissociato? So che ci tengo a parlare al singolare quando si tratta... di sé.
-...Non so che dirmi...
-Non ho tutti i torti...
-Eh, con chi credo di stare a parlare?
-Già, sono proprio me.
-Piano coi meriti, sono io che ho cominciato.
-
Appunto.
-Sai benissimo cosa intendo.
-Che c'è, voglio litigare?
-Non saprei se restarci male.
-Oscar Wilde: adoro parlare con me stesso e a volte faccio dei discorsi così intelligenti che neanche mi capisco.
-La sapevo.
-Sciocco.
-Mi sono offeso.
-
Puoi dirlo forte.
-Posso piantarla con questa farsa del darsi dell'io?
-
Vuoi davvero ricadere nel paradosso di riconoscerci matto?
-La grammatica... l'hai detto tu.
-
Colpa tua, mi fai venire una crisi d'identità.
-I monologhi da finto pazzo... l'ultima spiaggia per chi non ha più fantasia.
-
Parla per te......... (non era voluta.)
-Senti, ho bisogno dei miei spazi.
-
Esci dalla mia testa!!
-Ne abbiamo parlato già tante volte.
-
Hai corrotto lo psicologo.
-Penso che te ne saresti accorto.
-
No invece. Sono convinto che mentre dormo tu ti svegli col nostro corpo e cerchi di farmi fuori.
-Sapevo che non dovevo leggere quell'articolo sulla
sexsomnia...
-
È il nostro inconscio che ti ha portato a farlo. Puoi fuggire da te ma non dai miei meccanismi di difesa.
-Intendi che posso fuggire da te e non dai miei meccanismi di difesa.
-Punti di vista.
-Sarò comprensivo.
-
Stai ancora giocando col darsi dell'io?
-No.
-
Giuri?
-Giuro.
-
Su chi?
-Su me.
-
....
-....
-
Fammi vedere la tua comprensione prima che...
-Prima che?
-
Ci tengo svegli tutta la notte!
-Non ne hai voglia.
-
Si invece.
-Ah allora va bene, dato che ne ho voglia...
-
Sai, penso che sono, sei e siamo davvero noiosi.
-Pensi, lo penso e lo pensiamo?
-
Ma quanto ci mettono a inventare dei pronomi personali adeguati ai monologhi per
-dialoghi
-
...dialoghi... per dissociati?
-Non penso che ci sia tutta questa voglia di creare confusione deittica.
-
Quanto sono colto.
-Comunque dicevo sul serio, sarò comprensivo.
-
Non mi fido. Voglio parlare con lo psicologo. Quando sono sveglio.
-Paranoico.
-
Sai benissimo che non hai quel problema.
-Senti, cosa ti fa pensare che lo psicologo cambierà idea? È due anni che cerchi di convincerlo che tu c'eri prima di me, ma la storia che derivo dal tuo complesso di privazione del ciuccio solo perché ero io quello che è riuscito a farci smettere di portare quel surrogato in bocca, non regge.
-
Sei un razzista. Solo perché tu hai più controllo sull'emisfero destro del cervello non significa che puoi truccare a questo punto le nostre reminescenze!
-Non ti lamentavi però, Mr Emisfero Sinistro, quando abbiamo scelto di iscriverci a Matematica...
-
Ma che c'entra!
-Si vede proprio che sei un freddo razionalista del cazzo.
-
Senti, sei stato tu a dire che stasera non sapevi che scrivere nel tuo blog. Io non ti rompo mai.
-Prova a dirmi che devo farmi gli affari miei e sai dove si finirà.
-
Ora mi aiuti col blog di Matematica.
-Ma se invece ci prendiamo una pasticchetta di melatonina e ci facciamo un sonno?
-
Lo vedi!!! Dimmi la verità, tu non dormi la notte!
-......Vabbè, controproposta...
-
Sarebbe?
-Te lo dico all'orecchio.
-Non ti scomodare. Se lo pensi va bene lo stesso.
-Giusto, è il pensiero che conta.
-...
Ti prego...
-Ok,
facciamo che ora noi...
- :D
- :D
-
Tvb.
- E poi penso che mi manca l'autostima...
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