Io vaneggio vivendo
vanitoso perché vano
ma senza vanità
I miei anni son sabbatici
non per Saba ma per i sabba
Stasera è Dioniso coppiere
e anche cupido minorenne
è ubriaco
Un teschio ci deride
e non ha labbra per serrarsi
il ghigno sulla nostra eternità
È il lago ch'è specchiato nelle stelle:
vederti mi posa il pensiero
su un petalo di candore tanto
quanto per distrarre il Mondo
dalle Leggi di Natura e
farne evadere un miracolo
Non geloso se non dell'aria
accarezzata alle tue guance
compatisco il sole che t'illumina
gl'occhi senza scorgerne pupille
dalle palpebre nascoste
Pensare, dire, offrire
sensuali lusinghe ai tuoi timpani
per persuaderli suadenti
a danzare coi miei intenti
Strappami gli scritti
ma non il cuore
o se vuoi anche
ma amami amarti