20110731

Pensieri illegali


La vita è come quelle barzellette lunghe lunghe lunghe che ti tengono col fiato sospeso aspettando chissà quale gran battuta da un momento all'altro, e continuano continuano, e tu stai lì con grande aspettativa, e poi alla fine niente.

20110727

BRaforisma


Un gran saluto alla redazione di RM

Vi scrivo per soddisfare una curiosità che non mi è riuscito di appagare altrove.
Anzitutto gran complimenti per i vostri calendari, sono magnifici e fanno sempre un
gran figurone nerd.
Nel presente mese, figura nella colonna delle citazioni un aforisma di Russell:
"Anche se può sembrare un paradosso, ogni scienza esatta è dominata dall'idea di approssimazione.
Le persone tristi, come le persone che non riescono a dormire, ne sono sempre fieri."

Ho provato a darne qualche interpretazione personale, ma con poca convinzione per la seconda frase.
Cosa intende Russell col dire che i tristi e gli insonni sono fieri dell'approssimazione insita nelle scienze esatte?

vi ringrazio per l'attenzione
continuate così!
--
E.N.




Caro E.,

ho fatto qualche ricerca (molto veloce, in verità) per vedere se riuscivo a trovare qualche commento specifico in merito alla frase di Russell, senza successo.

Se vuoi il mio parere, la seconda parte della citazione non va letta come una “continuazione logica” della prima (che è asserzione invece assolutamente autentica e inaspettata per la maggior parte delle persone, le quali continuano a credere che si possa raggiungere e che esista la conoscenza “assoluta”), quanto come una sorta di battuta di spirito per alleggerire la disillusione che si potrebbe provare nello scoprire che anche le scienze esatte sono meno esatte di quel che si crede.

Letta in tal senso, quello che hanno in comune “le persone tristi” e quelle che si preoccupano - ovvero “coloro che non riescono a dormire” – è che vedono il futuro con pessimismo, come se ci fosse una certezza assoluta che le cose vanno male e continueranno inevitabilmente ad andar peggio. A queste persone, “assolutamente certe” del futuro negativo, la consapevolezza che di “assolutamente certo” e di “inevitabile” non c’è nulla, non può che far piacere, perché gli riaccende una tenue e sopita speranza di miglioramento.

Ecco: tieni però a mente che è una mia lettura personale, e come tale potrebbe essere del tutto sbagliata. J

Grazie di leggerci, e dei complimenti che ci fai.
A presto,
Piotr


20110726

La casa è un diritto... soprattutto per chi la paga.


Cito, raccomandandone la fonte che ottenete cliccando sul testo:
 “Un diritto disatteso non puo’ giustificare una illegalità. Se i familiari di una vittima di omicidio non vedono condannare il sospetto responsabile del delitto, non per questo sono autorizzati a farsi giustizia da soli. Se una persona non trova lavoro, non per questo e’ autorizzata a rubare, anche se lo stato di indigenza puo’ essere considerato una attenuante al suo reato. Peraltro, anche la proprieta’ privata e’ tutelata dalla Costituzione e dal Codice Civile e penale. Se passasse il concetto che il diritto ad una casa abilita ad impossessarsi di un alloggio, qualora una persona indigente occupasse la seconda casa vuota di un privato cittadino questi non potrebbe appellarsi alla legge per la restituzione del maltolto e per il pagamento dei danni. Certamente quello alla casa e’ un diritto primario che lo Stato deve soddisfare, ma il sistema giudiziario dello Stato deve garantire i diritti di tutti, non solo di una delle parti in causa, e deve farlo attribuendo a ciascuno la sua diretta responsabilita’. Sarebbe compito del tribunale (ed un pubbico ministero ha i poteri per farlo) accertare eventuali responsabilita’ od inadempienze da parte di amministrazioni comunali o di amministrazioni dello Stato o del governo nell’assegnare o prevedere l’assegnazione di un alloggio alla persona indigente.” 

20110711

La censura sulle vicende islandesi

Perchè, siamo stati informati su tutto quello che sta succedendo in Egitto, mentre i mass-media non hanno sprecato una sola parola su ciò che sta accadendo in Islanda?
Il popolo islandese è riuscito a far dimettere un governo al completo; sono state nazionalizzate le principali banche commerciali; i cittadini hanno deciso all'unanimità di dichiarare l'insolvenza del debito che le stesse banche avevano sottoscritto con la Gran Bretagna e con l'Olanda, forti dell'inadeguatezza della loro politica finanziaria; infine, è stata creata un'assemblea popolare per riscrivere l'intera Costituzione. Il tutto in maniera pacifica. Una vera e propria rivoluzione contro il potere che aveva condotto l'Islanda verso il recente collasso economico. 
Sicuramente vi chiederete perché questi eventi non siano stati resi pubblici durante gli ultimi due anni. La risposta ci conduce verso un'altra domanda, ancora più mortificante: cosa accadrebbe se il resto dei cittadini europei prendessero esempio dai "concittadini" islandesi? 
Ecco brevemente la cronologia dei fatti: 
2008 - A Settembre viene nazionalizzata la più importante banca dell'Islanda, la Glitnir Bank. La moneta crolla e la Borsa sospende tutte le attività: il paese viene dichiarato in bancarotta. 
2009 - A Gennaio le proteste dei cittadini di fronte al Parlamento provocano le dimissioni del Primo Ministro Geir Haarde e di tutto il Governo, l’Alleanza Social-Democratica (Samfylkingin), costringendo il Paese alle elezioni anticipate. 
La situazione economica resta precaria. Il Parlamento propone una legge che prevede il risanamento del debito nei confronti di Gran Bretagna e Olanda, attraverso il pagamento di 3,5 MILIARDI di Euro che avrebbe gravato su ogni famiglia islandese, mensilmente, per la durata di 15 anni e con un tasso di interesse del 5,5%. 
2010 - I cittadini ritornano a occupare le piazze e chiedono a gran voce di sottoporre a Referendum il provvedimento sopracitato. 
2011 - A Febbraio il Presidente Olafur Grimsson pone il veto alla ratifica della legge e annuncia il Referendum consultivo popolare. Le votazioni si tengono a Marzo ed i NO al pagamento del debito stravincono con il 93% dei voti. Nel frattempo, il Governo ha disposto le inchieste per determinare giuridicamente le responsabilità civili e penali della crisi. Vengono emessi i primi mandati di arresto per diversi banchieri e membri dell'esecutivo. L'Interpol si incarica di ricercare e catturare i condannati: tutti i banchieri implicati abbandonano l'Islanda. 
In questo contesto di crisi,viene eletta un'Assemblea per redigere una Nuova Costituzione che possa incorporare le lezioni apprese durante la crisi e che sostituisca l'attuale Costituzione (basata sul modello di quella Danese). Per lo scopo, ci si rivolge direttamente al Popolo Sovrano: vengono eletti legalmente 25 cittadini, liberi da affiliazione politica, tra i 522 che si sono presentati alle votazioni. Gli unici due vincoli per la candidatura, a parte quello di essere “liberi” dalla tessera di qualsiasi partito, erano quelli di essere maggiorenni e di disporre delle firme di almeno 30 sostenitori. La nuova Assemblea Costituzionale inizia il suo lavoro in Febbraio e presenta un progetto chiamato Magna Carta nel quale confluiscono la maggior parte delle "linee guida" prodotte in modo consensuale nel corso delle diverse assemblee popolari che hanno avuto luogo in tutto il Paese. La Magna Carta dovrà essere sottoposta all'approvazione del Parlamento immediatamente dopo le prossime elezioni legislative che si terranno. 
Questa è stata, in sintesi, la breve storia della Rivoluzione democratica islandese. 
Abbiamo forse sentito parlare di tutto ciò nei mezzi di comunicazione europei? Abbiamo ricevuto un qualsiasi commento su questi avvenimenti nei noiosissimi salotti politici televisivi o nelle tribune elettorali radiofoniche? Abbiamo visto nella nostra beneamata Televisione anche un solo fotogramma che raccontasse qualcuno di questi momenti? 
I cittadini islandesi sono riusciti a dare una lezione di Democrazia Diretta e di Sovranità Popolare e Monetaria a tutta l'Europa, opponendosi pacificamente al Sistema ed esaltando il potere della cittadinanza di fronte agli occhi indifferenti del mondo. 
Siamo davvero sicuri che non ci sia "censura" o manipolazione nei mass-media? 
Il minimo che possiamo fare è prendere coscienza di questa romantica storia di piazza e farla diventare leggenda divulgandola. 
L'importante è che, finalmente, abbiamo la possibilità di bypassare la manipolazione mediatica dell'informazione ed abbattere così il castello di carte di questa politica, sempre più servile agli interessi economici delle banche d'affari e delle corporazioni multinazionali e sempre più lontana dal nostro Bene Comune

(Dal commento di Fabio Taddei al proprio post sulla propria pagina Facebook:
 "Qualcuno crede ancora che non vi sia censura al giorno d'oggi?")

20110707

Lim(t->inf) FB/G+ = 0


C.P.: Cos'è googleplus?

E.N.: È il social network della google, è appena uscito.
È il terzo tentativo della google di spodestare facebook (dopo google wave che era una ficata ma in italia non lo usava nessuno (io si :'(  ) e google buzz che era un po' palliduccio come tentativo).
Ora ce la faranno sicuramente; hanno creato un social network del tutto nuovo che riesce ad essere tale pur assicurando moltissima privacy (l'idea di base è che non hai una sola wall e un'unica lista di amici, ma puoi creare differenti "cerchie" di conoscenze a seconda del tipo di rapporto, ad esempio la cerchia familiare la cerchia di amici dell'università la cerchia degli amici di paese etc, e ogni persona visualizza sulla tua wall solo i post che hai scelto di condividere con quella cerchia). 
Poi hai la possibilità di chattare collettivamente con tutta una cerchia contemporaneamente, anche in videochat etc, 
e poi c'è una cosa chiamata sparks dove google mira a usare la sua forza di motore di ricerca (in pratica scrivi una parola su un argomento o un tuo interesse e lui ti dà tutte le ultime novita dal web su quella cosa e così commenti a buffo e si creano subito discussioni su quegli argomenti... un vero "social network"!).
Inoltre, e poi la finisco, il tutto è accompagnato da un applicazione per cell android che è una ficata (tra le tante cose, c'è una wall apposta che va "per luogo", cioè io posso postare un post su Sora o Piazza Venezia o il Polo Sud e posso mettermi a vedere tutti i post lasciati a Valencia o in Transilvania... un po' come se andassi a leggere e scrivere sui muri dei luoghi del mondo!!)
Uhm non volevo scrivere così tanto.... ciaociao!

20110701

Googol e album fotografici

Ok nel giro di qualche giorno Google ha rettilmente cambiato pelle con un ri-design degno del più rivoluzionario cambio stagione.
Le linee guida dell'intervento di chirurgia cyber-estetica dichiarate dal 10100 mi ricordano un certo punto del Facebookfilm, quando Zuccanberg proclama che il suo pupillo virtuale deve essere un'icona della Semplicità.