Occhi in rossa rete
di sangue ed emicrania
trascinando in strappo
radici ben frustranti
a forza nella mente
E morire persistendo
A forza l'emozione
è maldestra e sregolata
se ti disegno porte
colorando fuori i bordi
delle nascoste tue prigioni
Com'è concesso vivere?
Palpo lividi dolenti
e scorre e in superficie
accarezza e trova tutto
perché il mio tatto tu l'adori
Nessun abisso no
nessun profondo che si spera
È tutto tra le gote
due lingue senza un bacio
Si sa il trucco d'inesistere
Fingi confonditi e spara
cazzate per il tempo
che dubito esser solo
a non credere al teatro
L'infanzia non ha ali
ma con calma puoi cadere
non c'è terra e sfracellarsi
è paura di temere
Arrotolati sui pensieri
tra le spire del serpente
hai morso mele marce
ma qui sto per aiutarti
Ho due dita che ti ficco
nella gola ma dell'anima
a vomitare il tuo casino
Hai apocalittico bisogno
Fetali accoccolati
ci culliamo e siamo soli
e candori solitari
e candori che scavati
con violenza tra parole
ti riesumano te piccola
vigliacca tenerezza
talmente tanta tenerezza:
non coccolarti è sofferenza
Ma prima di tardi fuggirò
Sparami salvami e abbandonami
e mai osa comprendermi
perché insisto
dove ci sto ammazzando