20120214

Retrospezione I: parafrasi attuale

E qui il titolo sarebbe sporco
se senza suono o luce mi sveglierò
ancora costretto
a errori mai nuovi
e alla rinuncia a pretese
di senso

Ha forse occhi
quel ch'eravamo ieri? Per guardarci
oggi come ancora credenti
nell'esistenza del tempo
nel tempo
ma vedi: il passato
ricorda ma non riconosce

Tra terra e asfalto e aria
ci distinguiamo da "domani"
e sui passi attenti
all'ermetismo di segrete
e altisonanti e
dai toni sommessi come queste
parole, ancora mi vedi
svegliarmi costretto...

Scoprirsi vivo è imprigionarsi
e imprigionarsi nel mistero
di stare qui.
La differenza tra i perché
come si coglie? Non riesco...

Dedica d'amore
o immagine di sangue
tutto si confonde
quando smetto d'ingannarmi

E' giusto non seguire
un filo che non c'è
come supporre che
sia un filo
l'assenza che ce n'è

"Facile a dirsi", ma attorno
gli accadimenti danzano
al mutismo che parla
prima di noi: "Oggi esisto".

E vivi, e morti,
e incapaci d'incollare
certi pezzi tra i fantasmi
di coerenza

Ci oblieremo nell'emozione?
Il punto di domanda
toglilo: si usa troppo
prima di sbagliare
a toglierlo; forse più troppo
prima di sbagliare
a vivere.

Capire o morire

Capire o morire

Capire o morire
che siamo santi del peccato
e preghiamo chi?
il silenzio in cui preghiamo

Capire o morire
che ascolti il pontefice
oltre la fine d'ogni frase
(appena un po' più lungi
da dove sentiremmo)