20110219

Donne, puttane, sessismo e meschinità animale


E' demoralizzantemente divertente come le femministe abbiano fatto di tutto per degradare la donna, esordirei se fossi come sarei nel dirlo.

Si potrebbe inquisire sfogliando il Malleus Maleficiarum della realtà odierna..
che la donna non è un oggetto sessuale, e la figa è la sua e se la gestisce lei, e può fare come vuole, e può anche andare con un sacco di uomini come un uomo può andare con un sacco di donne, non rompete le ovaie... quindi può andare ai concorsi televisivi per veline, alias automi di carne umana indeficientita nel poter dire solo banalità prive di preposta attività cognitiva, in abiti succinti al fine di fungere da manichini animati e muniti di riscaldamento interno ad alimentazione biologica, e la mamma è li nel pubblico che sorride fiera dello slancio della proprio figlia verso una carriera da sgualdrina pubblica...
situazioni portate all'assurdo? Non del tutto se beccate il canale giusto in TV.

Perché il potere è potere come è denaro, e se sei femmina e non donna guadagni.

Perché se una femminista prova a far notare che così ci si dà la zappa sui piedi, a stare eretti come homo sapiens sapiens a dire che si vorrebbe la pace nel mondo mentre il proprio agire punta a sbandierare le proprie tette nel mondo, tanto che i bonobo sono più morali... gli si risponde, alla femminista, che la libertà è libertà, e per quella si lotta.

E oggi la donna non è meno oggetto sessuale di ieri, forse perché dovremmo studiare più biologia e meno storia, forse perché esistono i miracoli al negativo, gli antimiracoli...

E se la donna è oggetto sessuale, la colpa non è di chi vende ma della gran domanda che c'è... quindi legalizziamo la droga perché non è colpa dei pusher... 
Che gli uomini son tutti puttanieri mentre le donne son tutte puttane è un uroboros che si avvelena senza sosta, e il sessismo si rivela nel suo mero non-sense:
nel mondo ci sono uomini e donne con certi standard, altri con altri nonstandard, e la colpa è di tutti e di nessuno. Lapalissiano. 

I fenomeni così complessi rientrano nel wittgensteiniano ambito di ciò su cui si deve tacere.
Ma dato che i fatti, esistenti o meno, comprendono quei fenomeni chiamati "pugni in faccia che fanno male", mejo prenderne atto prima di prenderli in faccia.
I tempi cambiano, la forma mentis sottesa al caleidoscopio delle culture si trasforma, il progresso s'impone e i concetti ingiusti carpiscono, con più o meno reticenza, la moralità del proprio suicidarsi.
Blablabla, nel mondo ci sono casini come sempre, e il sessismo continua a incasinare col resto.

E il futuro? Androginia ermafrodita per tutti?