Volto scarno di chi attende
il ritratto bianco di un'assenza
Nostalgico ascolta a duri pezzi
sorrisi seri
suonanti e silenti
Tasta e odora adesso
la cenere calda ma distante
di un'aurora
I raggi rossi arroventarono
la ghiaia insabbiata
che soffocava l'acqua
Del mare che scrosciò
ne hai lasciato il profumo
senza inganno nei ricordi
di ritorno nel presente
Ho pallida, una mano chiusa
truce, una mascella tesa
fredda, una coperta ruvida
La galera gelida del pathos
si è rinchiusa fragorosa
sull'impassibile notte
La gente approssima la gente
e per le parole senza tregua
omertosi omicidi.